Il motivo principale per la quale le persone si rivolgono a me è il dolore.
Tutti noi prendiamo in considerazione un trattamento di fisioterapia solo quando il dolore ci costringe a farlo, per questo ho deciso di scrivere questo articolo, per fare chiarezza su un concetto, il dolore, non per forza scontato.
Per aiutarvi a conoscere e riconsocere il dolore, in questo primo articolo parlerò delle caratteristiche biologiche del dolore, nel prossimo articolo invece si farà luce sulle caratteristiche psico-sociali del dolore.
Sotto il termine “dolore” si racchiudono una serie di sensazioni che sicuramente nella vita abbiamo provato tutti. Già dall’inizio del ‘900 la medicina cercava di indagare e racchiudere in una definizione tutto ciò che aveva a che fare con l’esperienza del dolore.
I primi tentativi di definire il “dolore” furono abbastanza goffi, venne descritto come una esperienza che tutti abbiamo provato, e come una sensazione spiacevole in seguito ad un danno fisico.
Decenni dopo, lo sviluppo della ricerca ha permesso agli studiosi di essere più precisi, fino ad arrivare ai giorni nostri dove oltre al danno biologico vengono prese in considerazione anche le emozioni negative legate al danno o anche ad una minaccia di danno.
Dal punto di vista biologico il dolore si divide in tre categorie:
- nocicettivo
- infiammatorio
- neuropatico.
Per un terapeuta, che sia medico o fisioterapista, riconoscere la natura del dolore è importante per offrire le migliori cure possibili al paziente.


Rimanere bloccati con il collo è una sensazione spiacevole che molto spesso si manifesta senza preavviso: molte volte ci si alza la mattina con il collo bloccato, si imputa la colpa al cuscino, alla posizione notturna, od allo stress, senza però capire quale sia davvero la causa ma sopratutto il rimedio! Finchè si tiene il collo “come vuole lui” tutto bene, ma basta che ci sia bisogno di girarsi dal lato sbagliato che di colpo è come se una spada si infilasse tra i muscoli lasciandoci a volte anche senza fiato!
Oggetto misterioso riguardante la spalla, la cuffia dei rotatori è sempre la principale indiziata quando si accusa un dolore alla spalla.
Ogni volta che un paziente entra nel mio studio la cosa più importante che devo fare è sgomberare la mia mente: è fondamentale per me poter consentire che esigenze e particolarità del paziente vengano fuori, tutte insieme o piano piano.
Secondo l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, il 55-60% delle giornate di lavoro perse sono conseguenza dello stress..decisamente troppe se il tuo lavoro e il tuo futuro dipendono da te e dal tuo stato di forma, fisico e mentale!
Spesso lo stress è nostro compagno di vita dalla mattina appena ci si alza, e non ci abbandona fino a sera, rendendo difficile e più faticoso ogni semplice gesto, più spinoso ogni rapporto personale.